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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum, II, 27
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originale
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[27] ille vero et multo quidem calore admixtus est: ipse enim oritur ex respiratione aquarum; earum enim quasi vapor quidam aer habendus est, is autem existit motu eius caloris, qui aquis continetur, quam similitudinem cernere possumus in his aquis, quae effervescunt subiectis ignibus. Iam vero reliqua quarta pars mundi: ea et ipsa tota natura fervida est et ceteris naturis omnibus salutarem inpertit et vitalem calorem.
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traduzione
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27. ma anche l'aria stessa, che ? freddissima per natura, non ? affatto priva di calore, ma contiene una grande quantit?: di calore a essa mescolato; infatti essa stessa ? prodotta dall'evaporazione e deve essere considerata una sorta di vapore acqueo derivante dal moto del calore contenuto nell'acqua; possiamo osservare un fenomeno simile nell'acqua che bolle sotto l'azione del fuoco. Rimane infine il quarto elemento: esso ? per sua natura caldo e comunica a tutti gli altri elementi un calore salutifero e vitale.
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