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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, II, 28
 
originale
 
[28] Ex quo concluditur, cum omnes mundi partes sustineantur calore, mundum etiam ipsum simili parique natura in tanta diuturnitate servari, eoque magis, quod intellegi debet calidum illud atque igneum ita in omni fusum esse natura, ut in eo insit procreandi vis et causa gignendi, a quo et animantia omnia et ea, quorum stirpes terra continentur, et nasci sit necesse et augescere.
 
traduzione
 
28. Ne consegue che, siccome tutti gli elementi del mondo sono sostentati dal calore, anche il mondo ? preservato cos? durevolmente grazie a un elemento simile e uguale, e a maggior ragione, perch? bisogna capire che quell'elemento caldo e igneo ? diffuso in tutta la natura cos? che in esso risiedono la forza della procreazione e la causa della generazione, ed ? necessariamente grazie a esso che nascono e crescono tutti gli animali e gli esseri che sono fissati alla terra dalle radici.
 

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