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Progetto
Ovidio - database
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autore
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Cicerone
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De Natura Deorum, II, 30
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originale
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[30] videmus autem in partibus mundi (nihil est enim in omni mundo, quod non pars universi sit) inesse sensum atque rationem. in ea parte igitur, in qua mundi inest principatus, haec inesse necessest, et acriora quidem atque maiora. quocirca sapientem esse mundum necesse est, naturamque eam, quae res omnes conplexa teneat, perfectione rationis excellere, eoque deum esse mundum omnemque vim mundi natura divina contineri.
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traduzione
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30. D'altra parte constatiamo che nelle varie parti dei mondo (non v'? nulla nel mondo che non sia parte dei tutto)
c'? sensibilit? e ragione. Orbene, tali facolt? non potranno non essere presenti, ed in grado ed intensit? maggiore,
laddove ha sede il principio direttivo dell'universo. Il mondo dovr? dunque essere dotato di sapienza e quell'elemento
che abbraccia in s? tutti gli esseri dovr? eccellere per la perfezione della sua facolt? razionale e in conseguenza di ci? il
mondo dovr? essere un dio e l'intera sua massa ed energia identificarsi con la sostanza e potenza divina.
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