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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum, II, 48
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originale
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[48] sed si haec non videtis, quia numquam eruditum illum pulverem attigistis, ne hoc quidem physici intellegere potuistis, hanc aequabilitatem motus constantiamque ordinum in alia figura non potuisse servari? Itaque nihil potest indoctius quam, quod a vobis adfirmari solet. nec enim Inunc ipsum mundum pro certo rutundum esse dicitis, nam posse fieri, ut sit alia figura, innumerabilesque mundos alios aliarum esse formarum.
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traduzione
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48. E anche se non riuscite ad intendere queste verit? non avendo mai sfiorato la polvere della sapienza, dovreste
almeno comprendere, da studiosi della natura quali siete, che codesta costante uniformit? di ordinati movimenti non
avrebbe potuto conservarsi in una figura diversa dalla sfera. Nulla vi pu? essere pertanto di pi? sciocco di quanto voi
andate affermando: che, cio?, non ? accertato che codesto nostro mondo abbia forma sferica, ma potrebbe anche averne
una diversa e che vi sono innumerevoli mondi dalle forme pi? svariate.
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