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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, II, 50
 
originale
 
[50] iam solis annuos cursus spatiis menstruis luna consequitur, cuius tenuissimum lumen facit proximus accessus ad solem, digressus autem longissimus quisque plenissimum. neque solum eius species ac forma mutatur tum crescendo tum defectibus in initia recurrendo, sed etiam regio; quae cum est aquilonia aut australis, in lunae quoque cursu est et brumae quaedam et solstitii similitudo, multaque ab ea manant et fluunt, quibus et animantes alantur augescantque et pubescant maturitatemque adsequantur, quae oriuntur e terra.
 
traduzione
 
50. Ad intervalli mensili la luna compie lo stesso corso annuale del sole: la sua vicinanza al sole ne attenua al massimo la luminosit? mentre, quanto pi? se ne allontana, tanto pi? accresce il proprio splendore. E non sono solo l'aspetto e la forma della luna a mutare attraverso il suo alterno crescere e decrescere e ritornare all'aspetto iniziale, ma muta anche la sua posizione nel cielo che ora ? a nord ora a sud. Anche nel corso della luna v'? qualcosa di simile al solstizio d'inverno ed a quello d'estate e da essa promanano e fluiscono molti alimenti di cui si nutrono gli animali ed in grazia dei quali le creature che sorgono dalla terra si accrescono, fioriscono e giungono a maturazione.
 

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