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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum, II, 72
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originale
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[72] nam qui totos dies precabantur et immolabant, ut sibi sui liberi superstites essent, superstitiosi sunt appellati, quod nomen patuit postea latius; qui autem omnia quae ad cultum deorum pertinerent diligenter retractarent et tamquam relegerent, [i] sunt dicti religiosi ex relegendo, [tamquam] elegantes ex eligendo, [tamquam] [ex] diligendo diligentes, ex intellegendo intellegentes; his enim in verbis omnibus inest vis legendi eadem quae in religioso. ita factum est in superstitioso et religioso alterum vitii nomen alterum laudis. Ac mihi videor satis et esse deos et quales essent ostendisse.
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traduzione
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72. Coloro che trascorrevano le intere giornate a pregare e a far sacrifici perch? i loro figli sopravvivessero,
perch? fossero cio? dei ? superstiti ?, furono detti ? superstiziosi ?, un termine che assumer? in seguito un valore pi?
ampio. Coloro invece che riconsideravano e, per cos? dire, ? rieleggevano ? tutte le pratiche del culto furono detti
religiosi dal verbo relegere cos? come elegantes deriva da eligere, diligentes da diligere e intellegentes da intellegere. In
tutte queste parole ? implicito lo stesso significato d? legere che troviamo in ? religioso ?. Accadde cos? che il termine ?
superstizioso ? esprimesse un difetto, ? religioso ?, invece, un pregio. Con ci? mi sembra di aver esaurito quanto avevo
da dire sull'esistenza e sull'essenza degli d?i.
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