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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, II, 82
 
originale
 
[82] Sunt autem, qui omnia naturae nomine appellent, ut Epicurus, qui ita dividit, omnium quae sint naturam esse corpora et inane quaeque is accidant. Sed nos cum dicimus natura constare administrarique mundum, non ita dicimus, ut glaebam aut fragmentum lapidis aut aliquid eius modi nulla cohaerendi natura, sed ut arborem ut animal, in quibus nulla temeritas sed ordo apparet et artis quaedam similitudo.
 
traduzione
 
82. C'? chi applica il nome di natura all'intera realt?. Tale ?, per esempio, la posizione di Epicuro che distingue nella natura i corpi materiali ed il vuoto nonch? tutti i fenomeni ad essi collegati. Noi invece quando affermiamo che la natura ? il fondamento ed il principio organizzatore del mondo non intendiamo riferirci solo ad una zolla di terra o ad un frammento di pietra o a qualche altro consimile oggetto unificato dal solo principio di coesione, bens? anche alle piante e agli animali in cui nulla ? casuale ma vi traspare un ordine ed una organizzazione che richiama l'idea di una creazione artistica.
 

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