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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum, II, 87
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originale
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[87] doceat ergo aliquis potuisse melius; sed nemo umquam docebit, et si quis corrigere aliquid volet aut deterius faciet aut id quod fieri [non] potuerit desiderabit.
Quod si omnes mundi partes ita constitutae sunt ut neque ad usum meliores potuerint esse neque ad speciem pulchriores, videamus utrum ea fortuitane sint an eo statu quo cohaerere nullo modo potuerint nisi sensu moderante divinaque providentia. Si igitur meliora sunt ea quae natura quam illa quae arte perfecta sunt, nec ars efficit quicquam sine ratione, ne natura quidem rationis expers est habenda. Qui igitur convenit, signum aut tabulam pictam cum aspexeris, scire adhibitam esse artem, cumque procul cursum navigii videris, non dubitare, quin id ratione atque arte moveatur, aut cum solarium vel descriptum vel ex aqua contemplere, intellegere declarari horas arte, non casu, mundum autem, qui et has ipsas artes et earum artifices et cuncta conplectatur consilii et rationis esse expertem putare.
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traduzione
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87. Ci si sforzi pure di sostenere che sarebbe potuto essere migliore: nessuno, in realt?, riuscir? mai a
dimostrarlo. E quand'anche si volesse migliorarne qualche dettaglio si finirebbe con l'ottenere un risultato peggiore e si
mostrerebbe di pretendere l'impossibile.
Che le varie parti costitutive del mondo siano organizzate in modo tale che non sarebbero potute risultare n? pi?
adatte ad esplicare le loro funzioni n? pi? belle a contemplarsi ? una evidente realt?. Resta ora da chiarire se si tratti di
un caso fortuito o se l'armoniosa connessione delle varie parti del mondo non presupponga piuttosto, quale necessaria,
giustificazione, l'intervento di una intelligenza e di una provvidenza divina. Incominceremo coll'osservare che se i
prodotti della natura sono superiori a quelli dell'arte e se ? vero che l'arte ? un'attivit? squisitamente razionale, anche la
natura non potr? essere sprovvista di ragione.
Ogni qualvolta contempli un quadro riconosci in esso la mano di un artista e ogni qualvolta osservi un battello in
navigazione non esiti ad ammettere che si muova in virt? dell'intelligenza e dell'arte del pilota; analogamente se ti capita
di osservare un orologio a sole o una clessidra ad acqua comprendi subito che l'indicazione dell'ora ? dovuta all'arte del
costruttore e non al caso. Orbene, ? forse coerente ammettere tutto questo per poi disconoscere senno e ragione alla
natura che raccoglie in s? le arti, gli artisti e gli esseri tutti?
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