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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, II, 102
 
originale
 
[102] E quibus sol, cuius magnitudine multis patribus terra superarur, circum eam ipsam volvitur, isque oriens et occidens diem noctemque conficit et modo accedens, tum autem recedens binas in singulis annis reversiones ab extremo contrarias facit, quarum in intervallo tum quasi tristitia quadam contrahit terram, tum vicissim laetificat, ut cum caelo hilarata videatur.
 
traduzione
 
102. Fra tali masse il sole, molte volte pi? grande della terra, percorre attorno ad essa la sua orbita. E' il sole che sorgendo e tramontando determina l'alternarsi del giorno e della notte e che ora avvicinandosi, ora allontanandosi dalla terra compie ogni anno due opposte conversioni dai suoi limiti estremi e durante tali conversioni avvolge la terra in un alone di deprimente tristezza per poi tornare a rallegrarla s? ch'essa appaia partecipe del sorriso del cielo.
 

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