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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, II, 105
 
originale
 
[105] quorum contemplatione nullius expleri potest animus naturae constantiam videre cupientis. 'Extremusque adeo duplici de cardine vertex dicitur esse polus.' Hunc circum Arctoe duae feruntur numquam occidentes. 'Ex his altera apud Graios Cynosura vocatur, altera dicitur esse Helice', cuius quidem clarissimas stellas totis noctibus cernimus, quas 'nostri Septem soliti vocitare Triones';
 
traduzione
 
105. Uno spettacolo dinanzi al quale chi ami osservare l'uniformit? della natura non riesce mai a saziare pienamente il suo spirito per quanto si dilunghi nella contemplazione. Ed ancora: ? Il vertice sommo agli estremi dell'asse prende il nome di Polo? Attorno ad esso si muovono le due orse che non tramontano mai: ?l'una ? chiamata dai Greci col nome di Cnosura, Elica l'altra? E di quest'ultima si contemplano ogni notte le fulgide stelle che ? i nostri soglion chiamare Sette Trioni ?
 

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