[121] Animantium vero quanta varietas est, quanta ad eam rem vis, ut in suo quaeque genere permaneat. Quarum aliae coriis tectae sunt, aliae villis vestitae, aliae spinis hirsutae; pluma alias, alias squama videmus obductas, alias esse cornibus armatas, alias habere effugia pinnarum. Pastum autem animantibus large et copiose natura eum, qui cuique aptus erat, comparavit. Enumerare possum, ad eum pastum capessendum conficiendumque quae sit in figuris animantium et quam sollers subtilisque descriptio partium quamque admirabilis fabrica membrorum. Omnia enim, quae quidem intus inclusa sunt, ita nata atque ita locata sunt, ut nihil eorum supervacuaneum sit, nihil ad vitam retinendam non necessarium.
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121. E che dire poi della variet? degli animali e della capacit? che ciascuno possiede di conservarsi nei limiti
della propria specie? Alcuni si ricoprono di cuoio, altri si vestono di pelli villose, altri ancora di ispidi mantelli di spine.
Alcuni li vediamo ricoperti di piume, altri di squame, e se per una parte di essi le corna rappresentano un'arma, per altri
le ali sono il pi? sicuro mezzo con cui fuggire. A tutti poi la natura fornisce con larga abbondanza il nutrimento adatto a
ciascuno.
Potrei passare in rassegna il diligente ed accurato ordinamento delle varie parti in cui - in vista dell'ingestione ed
assimilazione dei cibo - si articolano i corpi animati nonch? la mirabile struttura delle loro membra. Ogni organo interno
per caratteri e posizione ? ispirato alla pi? assoluta funzionalit? e tutto in esso concorre alla conservazione della vita.
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