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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum, II, 131
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originale
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[131] Multaque alia in aliis locis commemorabilia proferre possum, multos fertiles agros alios aliorum fructuum. Sed ilta quanta benignitas naturae, quod tam multa ad vescendum tam vane, tam iucunda gignit, neque ea uno tempore anni, ut semper et novitate delectemur et copia. Quam tempestivos autem dedit, quam salutares non modo hominum, sed etiam pecudum generi, is denique omnibus, quae oriuntur e terra, ventos etesias; quorum flatu nimii temperantur calores, ab isdem etiam maritimi cursus celeres et certi diriguntur. Multa praetereunda sunt et tamen multa dicuntur.
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traduzione
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131. E molte altre rimarchevoli caratteristiche di determinate regioni potrei addurre e molti altri esempi di terreni
fertili per questo o quel prodotto.
Quanto grande ? la benevolenza della natura! Per comprenderlo basterebbe considerate quanto numerosi, quanto
vari e quanto allettanti sono i prodotti destinati a nutrire le sue creature, prodotti che si e guardata bene dal concentrare
in un'unica stagione dell'anno perch? noi potessimo gustarne sempre il perenne rinnovamento. E quanto propizio e
salutare, e non per gli uomini soltanto ma anche per gli animali e per i vegetali, ? il dono dei venti etesii! sono essi che
con il loro alitare attenuano gli eccessi del calore estivo e sempre da essi dipende la sicurezza e la celerit? delle rotte
marine. Molti sono gli argomenti che siamo costretti a tralasciare, pur esponendone molti.
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