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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, II, 132
 
originale
 
[132] Enumerari enim non possunt fluminum oportunitates, aestus maritimi simul cum luna accedentes et recedentes, montes vestiti atque silvestres, salinae ab ora maritima remotissimae, medicamentorum salutarium plenissumae terrae, artes denique innumerabiles ad victum et ad vitam necessariae. Iam diei noctisque vicissitudo conservat animantes tribuens aliud agendi tempus, aliud quiescendi. Sic undique omni ratione concluditur mente consilioque divino omnia in hoc mundo ad salutem omnium conservationemque admirabiliter administrari.
 
traduzione
 
132. E' impossibile enumerare le risorse fluviali, il fluire ed il rifluire delle maree, i monti ricoperti di selve, le saline poste a grande distanza dal mare, l'enorme riserva di sostanze medicamentose di cui ? ricca la terra, gli innumerevoli espedienti necessari alla conservazione della vita. Basti dire che lo stesso alternarsi del giorno e della notte, separando il tempo destinato alla azione da quello destinato al riposo, provvede alla conservazione degli esseri viventi. La conclusione cui ad ogni modo si deve comunque giungere ? che tutto in questo mondo ? mirabilmente governato da una niente e da una provvidenza divina in vista della salvezza e della preservazione di tutti gli esseri.
 

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