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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, II, 146
 
originale
 
[146] Auriumque item est admirabile quoddam artificiosumque iudicium, quo iudicatur et in vocis et in tibiarum nervorumque cantibus varietas sonorum, intervalla, distinctio, et vocis genera permulta, canorum, fuscum, leve, asperum, grave, acutum, flexibile, durum, quae hominum solum auribus iudicantur. Nariumque item et gustandi et ?parte tangendi magna iudicia sunt. Ad quos sensus capiendos et perfruendos plures etiam, quam vellem, artes repertae sunt; perspicuum est enim, quo conpositiones unguentorum, quo ciborum conditiones, quo corporum lenocinia processerint.
 
traduzione
 
146. Straordinariamente perspicace ? anche la capacit? di giudizio dell'orecchio che riesce a distinguere nel canto degli strumenti e delle voci le differenze di tono ed i vari tipi di suono quali il chiaro ed il cupo, il leggero e l'aspro, il grave e l'acuto, il flessibile ed il duro, distinzioni queste accessibili al solo orecchio dell'uomo. Importante ? pure la capacit? di giudizio dei vari organi dell'olfatto, del gusto e dei tatto. Le arti sorte per favorire e sviluppare tali sensazioni sono pi? numerose anche di quanto io vorrei : basti pensare allo sviluppo della profumeria, della culinaria e dei cosmetici.
 

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