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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Brutus, 4
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originale
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[4] Sed quoniam perpetua quadam felicitate usus ille cessit e vita suo magis quam suorum civium tempore et tum occidit, cum lugere facilius rem publicam posset, si viveret, quam iuvare, vixitque tam diu quam licuit in civitate bene beateque vivere, nostro incommodo detrimentoque, si est ita necesse, doleamus, illius vero mortis opportunitatem benevolentia potius quam misericordia prosequamur, ut, quotienscumque de clarissumo et beatissumo viro cogitemus, illum potius quam nosmet ipsos diligere videamur.
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traduzione
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4 Ma egli ? uscito dalla vita dopo aver goduto di una continua buona fortuna, in un momento pi? opportuno per
lui che per i suoi concittadini; si ? spento proprio quando pi? facile gli sarebbe stato - se fosse vissuto - deplorare la
sorte dello stato che venire in suo soccorso; ed ? vissuto fin tanto che nella nostra citt? ? stato possibile vivere bene e
felicemente. Perci? rammarichiamoci, se cos? ? necessario, per la nostra disgrazia e per il nostro danno; ma alla sua
morte, giunta in maniera tanto tempestiva, rendiamo onore, piuttosto che con il compianto, con un senso di benevolo
appagamento: cos?, ogni qual volta il nostro pensiero andr? a quell'uomo cos? illustre e felice, appariremo avere caro lui
piuttosto che noi stessi.
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