Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Cicerone
|
Brutus, 13
|
|
originale
|
|
[13] Tum Brutus: volui id quidem efficere certe et capio magnum fructum, si quidem quod volui tanta in re consecutus sum. sed scire cupio, quae te Attici litterae delectaverint. Istae vero, inquam, Brute, non modo delectationem mihi, sed etiam, ut spero, salutem adtulerunt. Salutem? inquit ille. quodnam tandem genus istuc tam praeclarum litterarum fuit? An mihi potuit, inquam, esse aut gratior ulla salutatio aut ad hoc tempus aptior quam illius libri, quo me hic adfatus quasi iacentem excitavit?
|
|
traduzione
|
|
13 Allora Bruto: ?Proprio questo mi proponevo, e mi sento ben ricompensato, se in un comp ito tanto importante
ho ottenuto ci? che volevo. Ma vorrei sapere quale sia lo scritto di Attico che ti ha procurato tanto piacere?. ?Codesta
opera, Bruto,? dissi ?non solo mi ha arrecato piacere, ma anche, come spero, la salvezza.? ?La salvezza?? fece lu i. ?E
di quale mai specie meravigliosa di scritto si trattava?? ?Poteva forse esserci per me un saluto" pi? gradito o pi? adatto
a questi tempi che la dedica di quel libro col quale, rivolgendosi a me, mi rialz? dal mio abbattimento??
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|