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autore
brano
 
Cicerone
Brutus, 36
 
originale
 
[36] Huic Hyperides proxumus et Aeschines fuit et Lycurgus et Dinarchus et is, cuius nulla exstant scripta, Demades aliique plures. haec enim aetas effudit hanc copiam; et, ut opinio mea fert, sucus ille et sanguis incorruptus usque ad hanc aetatem oratorum fuit, in qua naturalis inesset, non fucatus nitor.
 
traduzione
 
36 Si avvicinano a lui Iperide, Eschine, Licurgo, Dinarco, Demade, del quale non restano scritti, e numerosi altri. Quest'epoca produsse infatti tale abbondanza; e, secondo me, linfa e sangue si conservarono incorrotti fino a questa generazione di oratori, in cui si trova un nitore naturale, non imbellettato.
 

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