[53] Quis enim putet aut celeritatem ingeni L. Bruto illi nobilitatis vestrae principi defuisse? qui de matre savianda ex oraculo Apollinis tam acute arguteque coniecerit; qui summam prudentiam simulatione stultitiae texerit; qui potentissimum regem clarissumi regis filium expulerit civitatemque perpetuo dominatu liberatam magistratibus annuis legibus iudiciisque devinxerit; qui collegae suo imperium abrogaverit, ut e civitate regalis nominis memoriam tolleret: quod certe effici non potuisset, nisi esset oratione persuasum.
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53 Chi pu? infatti pensare che a quel Lucio Bruto, che fu capostipite del vostro nobile casato, facesse difetto la
prontezza d'ingegno, oppure... ?! Lui che seppe interpretare con tanto acume e finezza il senso dell'ora colo di Apollo sul
bacio da dare alla madre; che seppe mascherare un senno eccellente sotto una simulazione di stolidit?; che cacci? un re
potentissimo e dispotico, figlio di un re illustrissimo, e pose la citt?, liberata da un'ininterrotta tirannia, sotto l'autorit?
dei magistrati annuali, delle leggi e dei giudizi; che depose dal potere il proprio collega, per cancellare dalla citt? la
memoria del nome regale:'O' e questo certo non si sarebbe potuto ottenere, senza un'eloquenza persuasivamente
efficace.
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