Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Cicerone
|
Brutus, 65
|
|
originale
|
|
[65] Catonem vero quis nostrorum oratorum, qui quidem nunc sunt, legit? aut quis novit omnino? at quem virum, di boni! mitto civem aut senatorem aut imperatorem: oratorem enim hoc loco quaerimus: quis illo gravior in laudando, acerbior in vituperando, in sententiis argutior, in docendo edisserendoque subtilior? refertae sunt orationes amplius centum quinquaginta, quas quidem adhuc invenerim et legerim, et verbis et rebus inlustribus. licet ex his eligant ea quae notatione et laude digna sint: omnes oratoriae virtutes in eis reperientur.
|
|
traduzione
|
|
65 Catone per?, chi fra i nostri oratori, dico fra i contemporanei, lo legge? Anzi, chi vi ? che semplicemente lo
conosce? E che uomo, d?i buoni! Lascio da parte il cittadino, il senatore, il generale. Qui ci interessa l'oratore: chi ? pi?
maestoso di lui nell'elogiare, pi? aspro nel biasimare, pi? acuto nel formulare i pensieri, pi? preciso nell'esposizione e
nell'argomentazione? Le sue orazioni, pi? di centocinquanta - tante finora ne ho potuto trovare e leggere -, sono piene di
espressioni e di idee notevolissime. Scelgano pure quelle che son degne di nota e di approvazione: vi si troveranno tutte
le migliori qualit? di un vero oratore.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|