[93] Quem fortasse vis non ingeni solum sed etiam animi et naturalis quidam dolor dicentem incendebat efficiebatque ut et incitata et gravis et vehemens esset oratio; dein cum otiosus stilum prehenderat motusque omnis animi tamquam ventus hominem defecerat, flaccescebat oratio. quod iis qui limatius dicendi consectantur genus accidere non solet, propterea quod prudentia numquam deficit oratorem, qua ille utens eodem modo possit et dicere et scribere; ardor animi non semper adest, isque cum consedit, omnis illa vis et quasi flamma oratoris exstinguitur.
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93 Quando parlava, forse lo infiammava una forza non solo dell'ingegno, ma anche dell'animo, e una naturale
passionalit?, facendo s? che il suo discorso fosse concitato, potente e impetuoso; poi, quando nella tranquillit? prendeva
lo stilo, e ogni moto dell'animo, come un vento, lo abbandonava, il suo stile si faceva fiacco. Ci? solitamente non
accade a coloro che mirano a un genere di eloquenza pi? raffinato, poich? la perizia non abbandona mai l'oratore, e
facendo ricorso a essa, egli ? in grado di parlare e di scrivere nello stesso modo; invece l'ardore dell'animo non ? sempre
presente, e una volta che si ? quietato, si estingue tutta quella forza, e per cos? dire quella fiamma dell'oratore.
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