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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Brutus, 120
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originale
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[120] Quo magis tuum, Brute, iudicium probo, qui eorum [id est ex vetere Academia] philosophorum sectam secutus es, quorum in doctrina atque praeceptis disserendi ratio coniungitur cum suavitate dicendi et copia; quamquam ea ipsa Peripateticorum Academicorumque consuetudo in ratione dicendi talis est, ut nec perficere oratorem possit ipsa per sese nec sine ea orator esse perfectus. nam ut Stoicorum astrictior est oratio aliquantoque contractior quam aures populi requirunt, sic illorum liberior et latior quam patitur consuetudo iudiciorum et fori.
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traduzione
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120 Tanto pi?, Bruto, io approvo la tua scelta, di seguire la scuola di quei filosofi nella cui dottrina e nei cui
insegnamenti il metodo di argomentare si unisce a un'e sposizione gradevole e copiosa; per quanto la stessa
consuetudine seguita dai peripatetici e dagli accademici nel loro metodo di esposizione ? tale, che essa da sola non basta
a portare a compimento la formazione dell'oratore, n? questa pu? risultare compiuta in sua mancanza. Infatti, se lo stile degli stoici ? pi? denso, e alquanto pi? serrato, di quel che richiedono le orecchie del popolo, cosi quello di costoro ? pi?
libero e di pi? ampio re spiro di quanto consenta la consuetudine dei processi e del foro.
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