[141] Quo in genere quia praestat omnibus Demosthenes, idcirco a doctis oratorum est princeps iudicatus. schhmata enim quae vocant Graeci, ea maxume ornant oratorem eaque non tam in verbis pingendis habent pondus quam in inluminandis sententiis. sed cum haec magna in Antonio tum actio singularis; quae si partienda est in gestum atque vocem, gestus erat non verba exprimens, sed cum sententiis congruens: manus humeri latera supplosio pedis status incessus omnisque motus cum verbis sententiisque consentiens; vox permanens, verum subrauca natura. sed hoc vitium huic uni in bonum convertebat.
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141 Dal momento che in questo campo De mostene" supera tutti gli altri, perci? appunto egli ? stato considerato
dai competenti il principe degli oratori. Infatti, quelli che i greci chiamano sch?ma ta, sono i principali ornamenti
dell'oratore, e hanno efficacia non tanto nel dar colore alle parole, quanto nel dar lustro ai pensieri . A queste grandi.15
qualit? si affiancava, in Antonio, un'azione particolarmente rimarchevole; se la si deve dividere in gesto e voce, il gesto
non dava forma alle parole, ma rispondeva ai pensieri: le mani, le spalle, i fianchi, il battere dei piedi, lo star fermo,
l'andar su e gi?, e ogni movimento, si accordavano con le parole e con i pensieri. La voce era stabile, per? piuttosto roca
per natura. Ma questo difetto solo per lui si trasformava in vantaggio.
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