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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Brutus, 143
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originale
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[143] Huic alii parem esse dicebant, alii anteponebant L. Crassum. illud quidem certe omnes ita iudicabant, neminem esse, qui horum altero utro patrono cuiusquam ingenium requireret. equidem quamquam Antonio tantum tribuo quantum supra dixi, tamen Crasso nihil statuo fieri potuisse perfectius. erat summa gravitas, erat cum gravitate iunctus facetiarum et urbanitatis oratorius, non scurrilis lepos, Latine loquendi accurata et sine molestia diligens elegantia, in disserendo mira explicatio; cum de iure civili, cum de aequo et bono disputaretur, argumentorum et similitudinum copia.
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traduzione
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143 A lui alcuni dicevano pari Lucio Crasso, altri glielo anteponevano. Di una cosa tutti certo erano persuasi: non
vi era chi, avendo come avvocato uno di loro due, avrebbe sentito il bisogno dell'ingegno di alcun altro. Io per mia
parte, sebbene riconosca ad Antonio tutto il valore che ho detto prima, giudico tuttavia che non poteva esservi pi?
compiuta perfezione di quella di Crasso. Vi era in lui la pi? grande dignit?, e, congiunto con la dignit?, un tono garbato
di umorismo faceto, da vero oratore, non da buffone, un'elegante purezza di linguaggio, accurata e attenta, ma senza
pedanteria, un'ammirevole chiarezza nel ragionare; quando si trattava di discutere sul diritto civile, o sull'equit? e la
giustizia, sapeva trovare abbondanza di argomenti e di analogie.
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