Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Cicerone
|
Brutus, 148
|
|
originale
|
|
[148] Hic ego: noli, inquam, Brute, existimare his duobus quicquam fuisse in nostra civitate praestantius. nam ut paulo ante dixi consultorum alterum disertissimum, disertorum alterum consultissimum fuisse, sic in reliquis rebus ita dissimiles erant inter sese, statuere ut tamen non posses utrius te malles similiorem. Crassus erat elegantium parcissimus, Scaevola parcorum elegantissimus; Crassus in summa comitate habebat etiam severitatis satis, Scaevolae multa in severitate non deerat tamen comitas.
|
|
traduzione
|
|
148 E io: ?Non pensare,? dissi ?Bruto, che nella nostra citt? vi sia stato alcuno pi? insigne di questi due. Infatti,
come ho detto poco fa che l'uno era il pi? facondo tra i giureconsulti, l'altro il migliore giureconsulto tra quanti erano
facondi, cos? nelle altre cose erano diversissimi l'uno dall'altro: in un modo, per?, che non sapevi dire a chi avresti
preferito rassomigliare. Crasso era il pi? sobrio tra i parlatori eleganti, Scevola il pi? ele gante tra quelli che di parole
erano parchi; Crasso, nella sua grande amabilit?, aveva anche austerit? a sufficienza, a Scevola, nonostante la molta
austerit?, non mancava l'amab?lit
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|