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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Brutus, 164
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originale
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[164] Et ego: mihi quidem a pueritia quasi magistra fuit, inquam, illa in legem Caepionis oratio; in qua et auctoritas ornatur senatus, quo pro ordine illa dicuntur, et invidia concitatur in iudicum et in accusatorum factionem, contra quorum potentiam popul ariter tum dicendum fuit. multa in illa oratione graviter, multa leniter, multa aspere, multa facete dicta sunt; plura etiam dicta quam scripta, quod ex quibusdam capitibus eitis nec explicatis intellegi potest. ipsa illa censoria contra Cn. Domitium conlegam non est oratio, sed quasi capita rerum et orationis commentarium paulo plenius. nulla est enim altercatio clamoribus umquam habita maioribus.
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traduzione
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164 E io: ?Per me? dissi ?quell'orazione sulla legge di Cepione fu, per cos? dire, maestra fino dalla fanciullezza;
in essa si celebra l'autorit? del senato - il discorso viene pronunciato in favore di quell'ordine -, mentre si tira l'odio
addosso alla fazione dei giudici e degli accusatori, contro la cui prepotenza era necessario parlare in maniera da
conciliarsi il favore popolare. Molte furono, in quel discorso, le cose dette con accento di gravit?; e cos? quelle dette nei
toni della mitezza, dell'asprezza, del garbo faceto; e fu detto pi? di quanto venne scritto, come si pu? intendere da alcuni
sommari indicati ma non svolti. Quella censoria contro il collega Domizio non ? una vera orazione, ma per dir cos? un
sommario, un abbozzo di orazione un po' pi? sostanzioso del solito. Certo, mai un contraddittorio fu tenuto tra maggiori
acclamazioni.
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