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autore
brano
 
Cicerone
Brutus, 167
 
originale
 
[167] eiusdem fere temporis fuit eques Romanus C. Titius, qui meo iudicio eo pervenisse videtur quo potuit fere Latinus orator sine Graecis litteris et sine multo usu pervenire. huius orationes tantum argutiarum tantum exemplorum tantum urbanitatis habent, ut paene Attico stilo scriptae esse videantur. easdem argutias in tragoedias satis ille quidem acute sed parum tragice transtulit. quem studebat imitari L. Afranius poeta, homo perargutus, in fabulis quidem etiam, ut scitis, disertus.
 
traduzione
 
167 All'incirca nello stesso periodo visse il cavaliere romano Gaio Tizio,"' il quale a mio giudizio arriv? al punto cui poteva pressappoco pervenire un oratore latino senza cultura greca e senza una grande esperienza. Le sue orazioni sono cos? ricche di fine vivacit?, di esempi, di garbo, da parere quasi scritte con stilo ateniese. La stessa fine vivacit? egli la trasport? nelle sue tragedie, in modo piuttosto ingegnoso, ma con poco senso tragico. Si sforzava di imitarlo il poeta Lucio Afranio, uomo dal talento molto fine, e nelle composizioni teatrali anche facondo, come sapete.
 

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