[221] In eodem igitur numero eiusdem aetatis C. Carbo fuit, illius eloquentissimi viri filius. non satis acutus orator, sed tamen orator numeratus est. erat in verbis gravitas et facile dicebat et auctoritatem naturalem quandam habebat oratio. acutior Q. Va rius rebus inveniendis nec minus verbis expeditus; fortis vero actor et vemens et verbis nec inops nec abiectus et quem plane oratorem dicere auderes Cn. Pomponius lateribus pugnans, incitans animos, acer acerbus criminosus.
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221 Dunque, nel novero degli oratori dello stesso periodo ci fu Gaio Carbone, il figlio di quell'uomo tanto
eloquente. Veniva ritenuto un oratore senza grande acume, ma tuttavia un oratore. Nella sua elocuzione vi era nobilt?,
parlava con facilit?, e il suo discorso aveva una certa naturale autorevolezza. Quinto Vario aveva pi? acume
nell'invenzione, e una parola non meno scorrevole; mentre Gneo Pomponio si segnalava per un'azione animosa e
potente, e aveva uno stile non povero n? pedestre; lo si poteva tranquillamente definire un vero oratore; lottava con tutta
la forza dei polmoni, sapeva trascinare gli animi, era energico, aspro, aggressivo.
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