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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Brutus, 222
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originale
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[222] Multum ab his aberat L. Fufius, tamen ex accusatione M.'. Aquili diligentiae fructum ceperat. nam M. Drusum tuum magnum avonculum, gravem oratorem ita dumtaxat cum de re publica diceret, L. autem Lucullum etiam acutum, patremque tuum, Brute, iuris quo que et publici et privati sane peritum, M. Lucullum, M. Octavium Cn. f., qui tantum auctoritate dicendoque valuit ut legem Semproniam frumentariam populi frequentis subfragiis abrogaverit, Cn. Octavium M. f., M. Catonem patrem, Q. etiam Catulum filium abd ucamus ex acie id est ab iudiciis et in praesidiis rei publicae, cui facile satis facere possint, conlocemus.
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traduzione
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222 Molto lontano da costoro restava Lucio Rufio, il quale tuttavia, grazie all'accusa contro Manio Aquilio, era
riuscito a cogliere il frutto del proprio zelo. Quanto invece a Marco Druso, tuo prozio materno, oratore autorevole, ma
solo quando parlava di affari pubblici; a Lucio Lucullo, che aveva anche dell'acume; a tuo padre, Bruto, che oltre a tutto
ci? possedeva anche una profonda conoscenza del diritto pubblico e privato; a Marco Lucullo e a Marco Ottavio figlio
di Gneo, che ebbe il prestigio e l'abilit? oratoria per fare abrogare dal popolo, a grande maggioranza di voti, la legge
Sempronia sulle distribuzioni di grano; a Gneo Ottavio figlio di Marco, a Marco Catone padre, e anche a Quinto Catulo
figlio: questi ritiriamoli dal campo di battaglia, cio? dai processi, e poniamoli nelle fortezze che proteggono lo stato, in
modo che possano venire incontro nel modo migliore alle sue necessit
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