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brano
 
Cicerone
Brutus, 258
 
originale
 
[258] Sed perge, Pomponi, de Caesare et redde quae restant. Solum quidem, inquit ille, et quasi fundamentum oratoris vides locutionem emendatam et Latinam, cuius penes quos laus adhuc fuit, non fuit rationis aut scientiae sed quasi bonae consuetudinis. mitto C. Laelium P. Scipionem: aetatis illius ista fuit laus tamquam innocentiae sic Latine loquendi--nec omnium tamen; nam illorum aequales Caecilium et Pacuvium male locutos videmus --: sed omnes tum fere, qui nec extra urbem hanc vixerant neque eos aliqua barbaries domestica infuscaverat, recte loquebantur. sed hanc certe rem deteriorem vetustas fecit et Romae et in Graecia. confluxerunt enim et Athenas et in hanc urbem multi inquinate loquentes ex diversis locis. quo magis expurgandus est sermo et adhibenda tamquam obrussa ratio, quae mutari non potest, nec utendum pravissima consuetudinis regula.
 
traduzione
 
258 Ma continua, Pomponio, e dacci ci? che ancora ci devi. ? ?Tu vedi quale sia la base, e per dir cos? il fondamento dell'oratore: un'elocuzione corretta, e un buon latino; finora, quanti hanno posseduto questo pregio, l'hanno avuto in forza non di un metodo razionale o di un sapere teorico, ma di una sorta di buona consuetudine. Lascio da parte Gaio Lelio e Publio Scipione; il pregio di parlare un buon latino era caratteristico di quell'epoca altrettanto che quello dell'integrit? morale - anche se non era di tutti: infatti vediamo che i loro contemporanei Ce cilio e Pacuvio parlavano male -; ma allora parla vano in maniera corretta praticamente tutti quelli che non erano vissuti fuori di questa nostra citt?, e che entro le mura domestiche non erano stati macchiati da usi barbarici. Ma in questo campo, a Roma come in Grecia, la situazione si ? sicuramente deteriorata con l'andar del tempo. In Atene, e nella nostra citt?, si ? infatti riversa-ta, da luoghi diversi, molta gente dal parlare inquinato. Una ragione di pi? per purgare la lingua: andr? usato, quasi fosse una pietra di paragone un criterio razionale, e pertanto immutabile; non si dovr? invece ricorrere alla pessima regola della consuetudine.
 

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