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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Brutus, 279
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originale
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[279] Tum Brutus: atque dubitamus, inquit, utrum ista sanitas fuerit an vitium? quis enim non fateatur, cum ex omnibus oratoris laudibus longe ista sit maxuma, inflammare animos audientium et quocumque res postulet modo flectere, qui hac virtute caruerit, id ei quod maxumum fuerit defuisse?
Sit sane ita, inquam; sed redeamus ad eum, qui iam unus restat, Hortensium; tum de nobismet ipsis, quoniam id etiam, Brute, postulas, pauca dicemus. quamquam facienda mentio est, ut quidem mihi videtur, duorum adulescentium, qui si diutius vixissent, magnam essent eloquentiae laudem consecuti.
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traduzione
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279 Allora Bruto: ?E si pu? restare in dubbio? disse ?se si trattasse di sanit? di gusto o di un difetto? Dal
momento che, tra tutti i pregi dell'oratore, di gran lunga il pi? grande ? quello che dicevi, di saper infiammare gli animi
degli ascoltatori e di piegarli in qualunque modo la causa richieda, chi non ammetterebbe che, a uno al quale manca
questa qualit?, fa difetto la cosa pi? importante??. ?Sia pure cos?;? dissi ?ma torniamo al solo che ci rimane, Ortensio;"'
poi, siccome tu, Bruto, mi richiedi anche questo, dir? poche parole di me stesso. Per quanto si debba far menzione - cos?
almeno mi sembra - di due giovani, che se fossero vissuti pi? a lungo, avrebbero conseguito grande gloria
nell'eloquenza.?
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