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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Brutus, 288
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originale
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[288] num igitur, qui hoc sentiat, si is potare velit, de dolio sibi hauriendum putet? minime; sed quandam sequatur aetatem. sic ego istis censuerim et novam istam quasi de musto ac lacu fervidam orationem fugiendam nec illam praeclaram Thucydidi nimis veterem tamquam Anicianam notam persequendam. ipse enim Thucydides, si posterius fuisset, multo maturior fuisset et mitior.
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traduzione
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288 allora, uno che fosse di questa opinione, se volesse bere, penserebbe forse di dover attingere dalla giara? Niente affatto;
ma si orienterebbe su un vino di giusto invecchiamento. Cos? a costoro io consiglierei sia di evitare quest'eloquenza
nuova, che ribollisce quasi mosto nel tino, sia di non ricercare quella nobilissima di Tucidide, che ? troppo vecchia,
come l'annata di Anicio. Infatti lo stesso Tucidide, se fosse vissuto in tempi pi? re centi, sarebbe stato molto pi? maturo
e molto meno aspro.
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