[307] Occiderat Sulpicius illo anno tresque proxumo trium aetatum oratores erant crudelissume interfecti, Q. Catulus M. Antonius C. Iulius. eodem anno etiam Moloni Rhodio Romae dedimus operam et actori summo causarum et magistro. haec etsi videntur esse a proposita ratione diversa, tamen idcirco a me proferuntur, ut nostrum cursum perspicere, quoniam voluisti, Brute, possis--nam Attico haec nota sunt--et videre quem ad modum simus in spatio Q. Hortensium ipsius vestigiis persecuti.
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307 In quell'anno era morto Sulpic io; in quello successivo tre oratori di tre generazioni, Quinto Catulo, Marco
Antonio e Gaio Giulio, erano stati uccisi nella maniera pi? atroce. Nello stesso anno seguii a Roma anche Molone di
Rodi, sommo avvocato e maestro d'eloquenza." D? queste cose, anche se sembrano esulare dal piano che ci siamo
prefissi, io ho fatto menzione di proposito, perch? tu, Bruto, dal momento che hai espresso questo desiderio, potessi
renderti conto appieno - per Attico, invece, sono cose ben note - di quello che ? stato il mio percorso, e vedere in che
modo, in questo cammino, io abbia tenuto dietro a Ortensio sulle sue stesse orme.
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