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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cesare
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De bello civili III,17
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originale
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[17] Quibus rebus neque tum respondendum Caesar existimavit, neque nunc, ut memoriae prodantur, satis causae putamus. Postulabat Caesar, ut legatos sibi ad Pompeium sine periculo mittere liceret, idque ipsi fore reciperent aut acceptos per se ad eum perducerent. Quod ad indutias pertineret, sic belli rationem esse divisam, ut illi classe naves auxiliaque sua impedirent, ipse ut aqua terraque eos prohiberet. Si hoc sibi remitti vellent, remitterent ipsi de maritimis custodiis; si illud tenerent, se quoque id retenturum. Nihilo minus tamen agi posse de compositione, ut haec non remitterentur, neque hanc rem illi esse impedimento. Libo neque legatos Caesaris recipere neque periculum praestare eorum, sed totam rem ad Pompelum reicere: unum instare de indutiis vehementissimeque contendere. Quem ubi Caesar intellexit praesentis periculi atque inopiae vitandae causa omnem orationem instituisse neque ullam spem aut condicionem pacis afferre, ad reliquam cogitationem belli sese recepit.
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traduzione
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A queste ultime considerazioni Cesare non ritenne di dovere per il momento rispondere n? pensiamo ora che ci sia un motivo sufficiente per ricordarle. Cesare chiedeva che gli fosse possibile mandare ambasciatori a Pompeo senza pericolo e che essi stessi garantissero il buon esito della cosa oppure li prendessero in consegna e li conducessero alla presenza di Pompeo. Per quanto concerneva la tregua, la situazione della guerra era in questi termini che essi con la flotta erano di ostacolo alle sue navi e alle truppe ausiliarie, mentre egli li teneva lontani dalla terraferma e dall'approvvigionamento di acqua. Se volevano che questo ostacolo venisse tolto, rinunziassero al blocco navale; se essi tenevano duro, anch'egli aveva intenzione di tenere duro. Ci? nonostante si poteva trattare dell'accordo, anche senza concessioni e ci? non era per loro un impedimento. Libone rispose di non potere n? accettare la tutela degli ambasciatori di Cesare n? garantire per la loro sicurezza; faceva ricadere ogni responsabilit? su Pompeo: su un solo punto insisteva, la tregua che esigeva con grande insistenza. Quando Cesare comprese che egli aveva ordito tutto il suo discorso per ovviare al pericolo presente e alla mancanza di provviste e che non recava alcuna speranza o condizione di pace, ricondusse il suo pensiero alla guerra.
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