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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cesare
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De bello civili III,23
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originale
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[23] Libo profectus ab Orico cum classe, cui praeerat, navium L, Brundisium venit insulamque, quae contra portum Brundisinum est, occupavit, quod praestare arbitrabatur unum locum, qua necessarius nostris erat egressus, quam omnia litora ac portus custodia clausos teneri. Hic repentino adventu naves onerarias quasdam nactus incendit et unam frumento onustam abduxit magnumque nostris terrorem iniecit et noctu militibus ac sagittariis in terram eitis praesidium equitum deiecit et adeo loci opportunitate profecit, uti ad Pompeium litteras mitteret, naves reliquas, si vellet, subduci et refici iubcret: sua classe auxilia sese Caesaris prohibiturum.
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traduzione
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Libone, partito da Orico alla testa di una flotta di cinquanta navi, giunse a Brindisi e occup? l'isola che si trova di fronte al porto, poich? riteneva preferibile difendere con sorveglianza stretta un solo luogo, per dove era necessario che i nostri passassero, piuttosto che tutti i lidi e i porti. Costui, arrivato all'improvviso, si imbatt? in alcune navi da carico che incendi?; ne port? con s? una carica di frumento e cagion? ai nostri grande paura; sbarcati di notte fanti e sagittari, scacci? il presidio di cavalieri e approfitt? del favore della posizione a tal punto da mandare una lettera a Pompeo, dicendo che, se voleva, desse l'ordine di tirare in secco le navi per le riparazioni: egli con le sue navi era in grado di impedire che Cesare ricevesse aiuti.
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