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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cesare
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De bello civili III,27
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originale
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[27] Hic subitam commutationem fortunae videre licuit. Qui modo sibi timuerant, hos tutissimus portus recipiebat; qui nostris navibus periculum intulerant, de suo timere cogebantur. Itaque tempore commutato tempestas et nostros texit et naves Rhodias afflixit, ita ut ad unam omnes, constratae numero XVI, eliderentur et naufragio interirent, et ex magno remigum propugnatorumque numero pars ad scopulos allisa interficeretur, pars ab nostris detraheretur; quos omnes conservatos Caesar domum dimisit.
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traduzione
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Fu possibile allora vedere un improvviso capovolgimento della Fortuna. Coloro che poco prima avevano temuto per la propria salvezza, erano accolti in un porto sicurissimo; quelli che avevano messo in pericolo le nostre navi erano costretti a temere per la propria salvezza. E cos?, mutata la situazione, la tempesta protesse i nostri e si abbatt? contro le navi rodie: tutte e sedici le navi coperte, dalla prima all'ultima, vengono distrutte e affondate e del gran numero di rematori e combattenti una parte, sbattuta contro gli scogli, rimane uccisa, una parte viene tratta in salvo dai nostri. Cesare a tutti risparmi? la vita e li mand? a casa.
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