Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Cesare
|
De bello civili III,36
|
|
originale
|
|
[36] Eodemque tempore Domitius in Macedoniam venit; et cum ad eum frequentes civitatum legationes convenire coepissent, nuntiatum est adesse Scipionem cum legionibus, magna opinione et fama omnium; nam plerumque in novitate rem fama antecedit. Hic nullo in loco Macedoniae moratus magno impetu tetendit ad Domitium et, cum ab eo milia passuum XX afuisset, subito se ad Cassium Longinum in Thessalasm convertit. Hoc adeo celeriter fecit, ut simul adesse et venire nuntiaretur, et quo iter expeditius faceret, M. Favonium ad flumen Aliacmonem, quod Macedoniam a Thessalia dividit, cum cohortibus VIII praesidio impedimentis legionum reliquit castellumque ibi muniri iussit. Eodem tempore equitatus regis Cotyis ad castra Cassii advolavit, qui circum Thessaliam esse consuerat. Tum timore perterritus Cassius cognito Scipionis adventu visisque equitibus, quos Scipionis esse arbitrabatur, ad montes se convertit, qui Thessaliam cingunt, atque ex his locis Ambraciam versus iter facere coepit. At Scipionem properantem sequi litterae sunt consecutae a M. Favonio, Domitium cum legionibus adesse neque se praesidium, ubi constitutus esset, sine auxilio Scipionis tenere posse. Quibus litteris acceptis consilium Scipio iterque commutat; Cassium sequi desistit, Favonio auxilium ferre contendit. Itaque die ac nocte continuato itinere ad eum pervenit, tam opportuno tempore, ut simul Domitiani exercitus pulvis cerneretur, et primi antecursores Scipionis viderentur. Ita Cassio industria Domitii, Favonio Scipionis celeritas salutem attulit.
|
|
traduzione
|
|
Nel medesimo tempo Domizio giunse in Macedonia; e quando gi? cominciavano a venire da lui numerose legazioni delle citt?, fu annunciato, con grande risonanza e clamore generale, che Scipione era vicino con le legioni e che presso tutti aveva suscitato grande fama e stima; infatti, per lo pi?, di fronte a una situazione nuova il clamore supera la realt?. Costui, senza fermarsi in nessun luogo della Macedonia, con grande impeto marci? verso Domizio e, quando dist? da lui ventimila passi, all'improvviso si diresse in Tessaglia contro Cassio Longino. E fece ci? cos? celermente che la notizia del suo avvicinamento e quella del suo arrivo furono contemporanee. E, per marciare pi? velocemente, lasci? presso il fiume Aliacmone, che divide la Macedonia dalla Tessaglia, M. Favonio con otto coorti di scorta agli impedimenti delle legioni e ordin? di costruire qui un campo fortificato. Nel medesimo tempo la cavalleria del re Coto, che di solito si trovava presso i confini della Tessaglia, si diresse al volo verso il campo di Cassio. Allora questi, sconvolto dalla paura, venuto a conoscenza dell'arrivo di Scipione e visti i cavalieri che pensava fossero suoi, si diresse sui monti che circondano la Tessaglia e di qui cominci? a marciare verso Ambracia. Ma Scipione, mentre si affrettava a inseguirlo, ricevette una lettera da parte di M. Favonio che gli annunciava che Domizio era vicino con le legioni e di non potere, senza l'aiuto di Scipione, mantenere il presidio affidatogli. Ricevuta questa lettera, Scipione muta piano e direzione; cessa di inseguire Cassio, si affretta a portare aiuto a Favonio. E cos?, con marcia forzata di giorno e di notte, lo raggiunse proprio al momento giusto per potere contemporaneamente scorgere la polvere dell'esercito di Domizio e vedere le prime avanguardie di Scipione. Cos? la scaltrezza di Domizio salv? Cassio, la velocit? di Scipione Favonio.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|