[11] Conciliato populi fauore temptauit per partem tribunorum, ut sibi Aegyptus prouincia plebi scito daretur, nanctus extraordinarii imperii occasionem, quod Alexandrini regem suum socium atque amicum a senatu appellatum expulerant resque uulgo inprobabatur. nec obtinuit aduersante optimatium factione: quorum auctoritatem ut quibus posset modis in uicem deminueret, tropaea Gai Mari de Iugurtha deque Cimbris atque Teutonis olim a Sulla disiecta restituit atque in exercenda de sicaris quaestione eos quoque sicariorum numero habuit, qui proscriptione ob relata ciuium Romanorum capita pecunias ex aerario acceperant, quamquam exceptos Cornelis legibus.
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11 Guadagnatosi il favore del popolo, con l'aiuto di alcuni tribuni brig? per farsi assegnare, attraverso un plebiscito, la provincia dell'Egitto; vedeva l? l'occasione di ottenere un comando straordinario, perch? gli abitanti di Alessandria avevano scacciato il loro re, che il Senato aveva dichiarato amico e alleato. L'atto di rivolta era stato disapprovato a Roma. Tuttavia, per l'opposizione degli ottimati, non ottenne lo scopo; allora, per ridurre in qualunque modo possibile la loro influenza, ripristin? i trofei delle vittorie di Mario su Giugurta, sui Cimbri e sui Teutoni, a suo tempo rimossi da Silla. Trattando poi la questione dei sicari, consider? tali anche coloro che, durante il periodo delle proscrizioni, avevano ricevuto denari dall'erario per essere stati delatori di alcuni cittadini romani. E ci? nonostante le eccezioni previste dalle leggi Cornelie.
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