[16] Ceterum Caecilio Metello tribuno plebis turbulentissimas leges aduersus collegarum intercessionem ferenti auctorem propugnatoremque se pertinacissime praestitit, donec ambo administratione rei publicae decreto patrum submouerentur. ac nihilo minus permanere in magistratu et ius dicere ausus, ut comperit paratos, qui ui ac per arma prohiberent, dimissis lictoribus abiectaque praetexta domum clam refugit pro condicione temporum quieturus. multitudinem quoque biduo post sponte et ultro confluentem operamque sibi in adserenda dignitate tumultuosius pollicentem conpescuit. quod cum praeter opinionem euenisset, senatus ob eundem coetum festinato coactus gratias ei per primores uiros egit accitumque in curiam et amplissimis uerbis conlaudatum in integrum restituit inducto priore decreto.
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16 Ma quando Cecilio Metello, tribuno della plebe, volle far passare, contro il parere dei colleghi, alcune leggi chiaramente sovversive, se ne mostr? il pi? grande sostenitore e il pi? costante difensore, finch? tutti e due, per decreto del Senato, furono rimossi dalle loro funzioni politiche. Ci? nonostante ebbe il coraggio di restare in carica e di continuare ad amministrare la giustizia. Quando poi venne a sapere che si stavano preparando per impedirgli ogni attivit? con la forza delle armi, congedati i suoi littori e deposta la sua pretesta, si ritir? segretamente in casa, deciso, per il momento critico, a starsene tranquillo. Arriv? perfino, due giorni dopo, a placare la folla che si era spontaneamente riunita sotto la sua casa per promettergli rumorosamente di aiutarlo a riprendere la sua carica. Poich? il fatto avvenne contro ogni aspettativa, il Senato, che in fretta si era riunito proprio a causa di quell'assembramento, lo ringrazi? attraverso i cittadini pi? in vista, lo fece chiamare in curia, lo lod? con belle parole e lo reintegr? nelle sue cariche, dopo aver revocato il precedente decreto.
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