[22] Socero igitur generoque suffragantibus ex omni prouinciarum copia Gallias potissimum elegit, + cuius emolumento et oportunitate idonea sit materia triumphorum +. et initio quidem Galliam Cisalpinam Illyrico adiecto lege Vatinia accepit; mox per senatum Comatam quoque, ueritis patribus ne, si ipsi negassent, populus et hanc daret. quo gaudio elatus non temperauit, quin paucos post dies frequenti curia iactaret, inuitis et gementibus aduersaris adeptum se quae concupisset, proinde ex eo insultaturum omnium capitibus; ac negante quodam per contumeliam facile hoc ulli feminae fore, responderit quasi adludens: in Suria quoque regnasse Sameramin magnamque Asiae partem Amazonas tenuisse quondam.
|
22 Cos?, con l'appoggio del suocero e del genero, fra le tante province, scelse le Gallie, pensando che vi avrebbe trovato non poche risorse e occasioni favorevoli per riportarvi trionfi. Tuttavia all'inizio gli fu assegnata soltanto la Gallia Cisalpina con l'aggiunta dell'Illirico, in forza della legge Vatinia. Ben presto, per?, il Senato vi un? anche la Transalpina, perch? i senatori temevano che se gliel'avessero negata, l'avrebbe avuta dal popolo. Al colmo della gioia, Cesare non seppe pi? contenersi e alcuni giorni pi? tardi si vant?, davanti a numerosi senatori, di aver ottenuto quello che desiderava, nonostante le opposizioni e le lagnanze dei suoi avversari, e che ormai da quel momento avrebbe potuto farsi beffe di tutti. Un senatore, con il preciso scopo di offenderlo, dichiar? che ci? non sarebbe stato facile per una donna, ma Cesare, con l'aria di stare allo scherzo, rispose che anche Semiramide aveva regnato in Siria e che le Amazzoni avevano dominato su gran parte dell'Asia.
|