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autore
brano
 
Svetonio
Vita dei Cesari I (Cesare),24
 
originale
 
[24] Sed cum Lucius Domitius consulatus candidatus palam minaretur consulem se effecturum quod praetor nequisset adempturumque ei exercitus, Crassum Pompeiumque in urbem prouinciae suae Lucam extractos conpulit, ut detrudendi Domitii causa consulatum alterum peterent, perfecitque [per] utrumque, ut in quinquennium sibi imperium prorogaretur. qua fiducia ad legiones, quas a re publica acceperat, alias priuato sumptu addidit, unam etiam ex Transalpinis conscriptam, uocabulo quoque Gallico + Alauda enim appellabatur + , quam disciplina cultuque Romano institutam et ornatam postea uniuersam ciuitate donauit. nec deinde ulla belli occasione, [ne] iniusti quidem ac periculosi abstinuit, tam foederatis quam infestis ac feris gentibus ultro lacessitis, adeo ut senatus quondam legatos ad explorandum statum Galliarum mittendos decreuerit ac nonnulli dedendum eum hostibus censuerint. sed prospere [de]cedentibus rebus et saepius et plurium quam quisquam umquam dierum supplicationes impetrauit.
 
traduzione
 
24 Ma quando Lucio Domizio, candidato al consolato, lo minacci? pubblicamente di realizzare come console ci? che non aveva potuto fare come pretore e di togliergli il comando delle truppe, convinse Crasso e Pompeo, che aveva convocato a Lucca, citt? della sua provincia, a concorrere per un altro consolato, allo scopo di ostacolare Domizio, e riusc?, con l'appoggio di entrambi, ad ottenere la proroga del suo comando per un altro quinquennio. Forte di questo successo, aggiunse, a proprie spese, altre legioni a quelle che aveva ricevuto dallo Stato. Una di queste fu reclutata fra i Galli transalpini e chiamata con nome gallico (quello di Alauda), ma fu addestrata secondo la disciplina e la tradizione romane. Pi? tardi la gratific? tutta quanta del diritto di cittadinanza. In seguito non trascur? nessuna occasione di fare la guerra, anche a dispetto della giustizia, e di recar danno sia agli alleati, sia alle popolazioni nemiche e selvagge, apertamente provocate, tanto che il Senato, un bel momento, decise di inviare alcuni commissari per accertare la situazione delle Gallie. Alcuni senatori arrivarono perfino a proporre di consegnarlo al nemico, ma poich? tutte le sue imprese avevano successo, egli ottenne pubblici ringraziamenti pi? spesso e pi? a lungo di qualunque altro generale.
 

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