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Progetto
Ovidio - database
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autore
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Svetonio
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Vita dei Cesari I (Cesare),38
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originale
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[38] Veteranis legionibus praedae nomine in pedites singulos super bina sestertia, quae initio ciuilis tumultus numerauerat, uicena quaterna milia nummum dedit. adsignauit et agros, sed non continuos, ne quis possessorum expelleretur. populo praeter frumenti denos modios ac totidem olei libras trecenos quoque nummos, quos pollicitus olim erat, uiritim diuisit et hoc amplius centenos pro mora. annuam etiam habitationem Romae usque ad bina milia nummum, in Italia non ultra quingenos sestertios remisit. adiecit epulum ac uiscerationem et post Hispaniensem uictoriam duo prandia; nam cum prius parce neque pro liberalitate sua praebitum iudicaret, quinto post die aliud largissimum praebuit.
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traduzione
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38 Alle sue vecchie legioni, oltre ai duemila sesterzi che aveva promesso come preda a ciascun fante, all'inizio delle sommosse civili, ne diede anche altri ventiquattromila. Assegn? anche dei campi, ma non contigui, per non procedere ad espropri. Quanto al popolo fece distribuire non soltanto dieci moggi di frumento e altrettante libbre d'olio, ma anche trecento sesterzi per persona, che un tempo aveva promesso, e ne aggiunse altri cento per farsi perdonare il ritardo. Condon? inoltre, per un anno, gli affitti delle abitazioni che a Roma arrivavano fino a duemila sesterzi e in Italia fino a cinquecento. A queste liberalit? aggiunse una distribuzione di pasti e di carne e, dopo la vittoria in Spagna, di due pranzi, perch? la prima distribuzione gli era sembrata insufficiente e poco degna della sua generosit?; quattro giorni dopo offr? un altro ricchissimo banchetto.
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