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autore
brano
 
Svetonio
Vita dei Cesari I (Cesare),39
 
originale
 
[39] Edidit spectacula uarii generis: munus gladiatorium, ludos etiam regionatim urbe tota et quidem per omnium linguarum histriones, item circenses athletas naumachiam. munere in foro depugnauit Furius Leptinus stirpe praetoria et Q. Calpenus senator quondam actorque causarum. pyrricham saltauerunt Asiae Bithyniaeque principum liberi. ludis Decimus Laberius eques Romanus mimum suum egit donatusque quingentis sestertiis et anulo aureo sessum in quattuordecim [e] scaena per orchestram transiit. circensibus spatio circi ab utraque parte producto et in gyrum euripo addito quadrigas bigasque et equos desultorios agitauerunt nobilissimi iuuenes. Troiam lusit turma duplex maiorum minorumque puerorum. uenationes editae per dies quinque ac nouissime pugna diuisa in duas acies, quingenis peditibus, elephantis uicenis, tricenis equitibus hinc et inde commissis. nam quo laxius dimicaretur, sublatae metae inque earum locum bina castra exaduersum constituta erant. athletae stadio ad tempus extructo regione Marti campi certauerunt per triduum. nauali proelio in minore Codeta defosso lacu biremes ac triremes quadriremesque Tyriae et Aegyptiae classis magno pugnatorum numero conflixerunt. ad quae omnia spectacula tantum undique confluxit hominum, ut plerique aduenae aut inter uicos aut inter uias tabernaculis positis manerent, ac saepe prae turba elisi exanimatique sint plurimi et in his duo senatores.
 
traduzione
 
39 Offr? spettacoli di vario genere: combattimenti di gladiatori, rappresentazioni teatrali, allestite in tutti i quartieri della citt? e per di pi? con attori che parlavano tutte le lingue, giochi ginnici nel circo e battaglie navali. Ai combattimenti di gladiatori, allestiti nel foro, presero parte Furio Leptino, di famiglia pretoria, e Quinto Calpeno, un tempo senatore e avvocato. Ballarono la Pirrichia i figli delle pi? grandi famiglie dell'Asia e della Bitinia. Alle rappresentazioni teatrali Decimo Laberio, cavaliere romano, propose un mimo di sua creazione, poi, dopo aver ricevuto in dono cinquecento sesterzi e un anello d'oro, abbandon? la scena e attravers? l'orchestra per andarsi a sedere su uno dei quattordici gradini. Per i giochi del circo si ingrand? l'arena da una parte e dall'altra e vi si condusse intorno un fossato: giovani della pi? alta nobilt? guidarono bighe, quadrighe e cavalli da corsa. Una duplice schiera di fanciulli, differenti per et?, realizz? il gioco troiano. Cinque giorni furono dedicati alla caccia e, alla fine tutto si risolse con una battagli a tra due schiere che comprendevano ciascuna cinquecento fanti, venti elefanti e trenta cavalieri. Per lasciare pi? spazio ai combattenti erano state tolte le mete e allestiti al loro posto due accampamenti opposti uno all'altro. Alcuni atleti lottarono per tre giorni in uno stadio appositamente costruito per la circostanza nel quartiere del Campo di Marte. Per la battaglia navale si scav? nella piccola Codeta un bacino dove si scontrarono, con grande numero di combattenti, biremi, triremi e quadriremi, raggruppate in due flotte, una tiriana e l'altra egiziana. Tutti questi spettacoli determinarono un tale afflusso di gente, venuta da ogni parte, che la maggioranza degli stranieri si sistem? sotto le tende erette nei vicoli e nelle strade, e molti furono schiacciati e uccisi dalla folla. Tra questi anche due senatori.
 

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