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Svetonio
Vita dei Cesari I (Cesare),50
 
originale
 
[50] Pronum et sumptuosum in libidines fuisse constans opinio est, plurimasque et illustres feminas corrupisse, in quibus Postumiam Serui Sulpici, Lolliam Auli Gabini, Tertullam Marci Crassi, etiam Cn. Pompei Muciam. nam certe Pompeio et a Curionibus patre et filio et a multis exprobratum est, quod cuius causa post tres liberos exegisset uxorem et quem gemens Aegisthum appellare consuesset, eius postea filiam potentiae cupiditate in matrimonium recepisset. sed ante alias dilexit Marci Bruti matrem Seruiliam, cui et proximo suo consulatu sexagiens sestertium margaritam mercatus est et bello ciuili super alias donationes amplissima praedia ex auctionibus hastae minimo addixit; cum quidem plerisque uilitatem mirantibus facetissime Cicero: 'quo melius,' inquit, 'emptum sciatis, tertia deducta'; existimabatur enim Seruilia etiam filiam suam Tertiam Caesari conciliare.
 
traduzione
 
50 Tutti concordano nell'affermare che era portato alla sensualit? ed era assai generoso nei suoi amori; che sedusse moltissime donne di nobile nascita: tra queste Postumia, moglie di Servio Sulpicio, Lollia, moglie di Aulo Gabinio, Tertulla, moglie di Marco Crasso e anche la moglie di Gneo Pompeo, Mucia. In ogni caso i due Curioni, padre e figlio, e molti altri rimproveravano Pompeo perch?, spinto dalla sete del potere, aveva accettato in matrimonio proprio la figlia di colui che lo aveva costretto a ripudiare la moglie, dopo averne avuti tre figli, e che egli, quasi lamentandosi, era solito chiamare ?Egisto?: Ma in modo particolare Cesare am? Servilia, la madre di Marco Bruto: per lei, durante il suo primo consolato, acquist? una perla del valore di sei milioni di sesterzi e, nel corso della guerra civile, tra le altre donazioni, le fece aggiudicare al prezzo pi? basso possibile, immense propriet? messe all'asta. Quando molti si stupirono del prezzo irrisorio, Cicerone, assai spiritosamente, disse: ?La spesa fu ancora pi? esigua, perch? ? stata dedotta la terza parte.? Si supponeva infatti che Servilia avesse procurato a Cesare anche i favori della figlia Terza.
 

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