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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Svetonio
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Vita dei Cesari I (Cesare),59
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originale
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[59] Ne religione quidem ulla a quoquam incepto absterritus umquam uel retardatus est. cum immolanti aufugisset hostia, profectionem aduersus Scipionem et Iubam non distulit. prolapsus etiam in egressu nauis uerso ad melius omine: 'teneo te,' inquit, 'Africa.' ad eludendas autem uaticinationes, quibus felix et inuictum in ea prouincia fataliter Scipionum nomen ferebatur, despectissimum quendam ex Corneliorum genere, cui ad opprobrium uitae Saluitoni cognomen erat, in castris secum habuit.
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traduzione
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59 Nessuno scrupolo religioso gli fece mai abbandonare o differire una sola delle imprese cominciate. Una volta che la vittima gli scapp? di mano proprio mentre stava per sacrificarla, non riamand? per niente la sua spedizione contro Scipione e Giuba. Per di pi?, scivolato mentre saliva sulla nave, volse il presagio in senso favorevole e grid?: ?Africa, io ti tengo.? Per?, allo scopo di eludere le predizioni, secondo le quali si diceva che in quella terra, quasi per volont? del destino, il nome degli Scipioni era fortunato e invincibile, tenne presso di s?, nell'accampamento un membro degenere della famiglia dei Cornelii che, per l'infamia della sua condotta, era stato soprannominato ?Salvitone?.
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