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Ovidio - database
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Svetonio
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Vita dei Cesari I (Cesare),80
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originale
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[80] Quae causa coniuratis maturandi fuit destinata negotia, ne assentiri necesse esset. Consilia igitur dispersim antea habita et quae saepe bini terniue ceperant, in unum omnes contulerunt, ne populo quidem iam praesenti statu laeto, sed clam palamque detrectante dominationem atque assertores flagitante. peregrinis in senatum allectis libellus propositus est: 'Bonum factum: ne quis senatori nouo curiam monstrare uelit!' et illa uulgo canebantur:
Gallos Caesar in triumphum ducit, idem in curiam:
Galli bracas deposuerunt, latum clauum sumpserunt.
Quinto Maximo suffecto trimenstrique consule theatrum introeunte, cum lictor animaduerti ex more iussisset, ab uniuersis conclamatum est non esse eum consulem. post remotos Caesetium et Marullum tribunos reperta sunt proximis comitiis complura suffragia consules eos declarantium. subscripsere quidam Luci Bruti statuae: 'utinam uiueres!' item ipsius Caesaris:
Brutus, quia reges eiecit, consul primus factus est:
hic, quia consules eiecit, rex postremo factus est.
conspiratum est in eum a sexaginta amplius, Gaio Cassio Marcoque et Decimo Bruto principibus conspirationis. qui primum cunctati utrumne in Campo per comitia tribus ad suffragia uocantem partibus diuisis e ponte deicerent atque exceptum trucidarent, an in Sacra uia uel in aditu theatri adorirentur, postquam senatus Idibus Martiis in Pompei curiam edictus est, facile tempus et locum praetulerunt.
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traduzione
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80 Fu questo il motivo che indusse i congiurati ad attuare il loro progetto, per non essere costretti a dare il loro assenso alla proposta. Allora fusero in un solo i piani, fino a quel momento distinti, che avevano elaborato in gruppi di due o tre persone: anche il popolo non era pi? contento del regime in corso, ma, di nascosto o apertamente, denigrava il tiranno e reclamava chi lo liberasse. All'indirizzo degli stranieri ammessi in Senato, fu pubblicato questo biglietto: ?Buona fortuna! Che nessuno si prenda la briga di indicare la strada della curia ad un nuovo senatore?; dappertutto, poi, si cantava cos?:
?Cesare conduce in trionfo i Galli, li conduce in Senato;
I Galli hanno abbandonato i calzoni e indossato il laticlavio.?
Quando in teatro un littore ordin? di annunciare l'entrata di Quinto Massimo, nominato console supplente per tre mesi, tutti gli spettatoti in coro gridarono che quello non era console. Durante le elezioni che seguirono alla revoca di Cesezio e Marullo si trovarono numerosi voti che li designavano come consoli. Alcuni scrissero sul basamento della statua di Lucio Bruto: ?Oh, se fossi ancora vivo!?, e di quella dello stesso Cesare:
Bruto fu eletto console per primo perch? aveva scacciato i re.
Costui, perch? ha scacciato i consoli, alla fine ? stato fatto re.
Pi? di sessanta cittadini cospirarono contro di lui, guidati da Gaio Cassio, Marco e Decimo Bruto. I congiurati erano indecisi, in un primo tempo, se assassinarlo al Campo di Marte, durante le elezioni, quando egli avrebbe chiamato i tribuni a votare: allora alcuni lo avrebbero fatto cadere dal ponte, e altri lo avrebbero atteso gi?, per sgozzarlo; oppure se assalirlo sulla via Sacra, o ancora mentre entrava in teatro. Quando per? fu fissato che il Senato si sarebbe riunito alle idi di marzo nella curia di Pompeo, non ci furono difficolt? sulla scelta di quella data e di quel luogo.
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