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Ovidio - database
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Svetonio
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Vita dei Cesari I (Cesare),84
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originale
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[84] Funere indicto rogus extructus est in Martio campo iuxta Iuliae tumulum et pro rostris aurata aedes ad simulacrum templi Veneris Genetricis collocata; intraque lectus eburneus auro ac purpura stratus et ad caput tropaeum cum ueste, in qua fuerat occisus. praeferentibus munera, quia suffecturus dies non uidebatur, praeceptum, ut omisso ordine, quibus quisque uellet itineribus urbis, portaret in Campum. inter ludos cantata sunt quaedam ad miserationem et inuidiam caedis eius accommodata, ex Pacuui Armorum iudicio: men seruasse, ut essent qui me perderent? et ex Electra Acili ad similem sententiam. laudationis loco consul Antonius per praeconem pronuntiauit senatus consultum, quo omnia simul ei diuina atque humana decreuerat, item ius iurandum, quo se cuncti pro salute unius astrinxerant; quibus perpauca a se uerba addidit. lectum pro rostris in forum magistratus et honoribus functi detulerunt. quem cum pars in Capitolini Iouis cella cremare pars in curia Pompei destinaret, repente duo quidam gladiis succincti ac bina iacula gestantes ardentibus cereis succenderunt confestimque circumstantium turba uirgulta arida et cum subselliis tribunalia, quicquid praeterea ad donum aderat, congessit. deinde tibicines et scaenici artifices uestem, quam ex triumphorum instrumento ad praesentem usum induerant, detractam sibi atque discissam iniecere flammae et ueteranorum militum legionarii arma sua, quibus exculti funus celebrabant; matronae etiam pleraeque ornamenta sua, quae gerebant, et liberorum bullas atque praetextas. In summo publico luctu exterarum gentium multitudo circulatim suo quaeque more lamentata est praecipueque Iudaei, qui etiam noctibus continuis bustum frequentarunt.
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traduzione
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84 Quando venne stabilita la data del funerale, fu eretto il rogo nel Campo di Marte, presso la tomba di Giulia e si costru? in vicinanza dei rostri una cappella dorata sul modello del tempio di Venere Genitrice: all'interno fu collocato un letto d'avorio ricoperto di porpora e d'oro e alla sua testata fu posto un trofeo con gli abiti che indossava al momento della morte. Poich? il giorno non sembrava abbastanza lungo per permettere la sfilata di tutti coloro che portavano i loro doni, si ordin? che ciascuno, senza osservare nessun ordine, li depositasse nel Campo di Marte, seguendo l'itinerario che preferiva. Durante i funerali furono cantati inni di commiserazione per Cesare e di odio per i suoi assassini, modellati su quelli del ?Giudizio delle armi? di Pacuvio:
?Li ho forse salvati perch? divenissero i miei assassini?, ed altri di senso analogo, tolti dall'Elettra di Atilio. Come elogio funebre il console Antonio fece leggere da un araldo il decreto del Senato con il quale gli erano stati conferiti simultaneamente onori divini ed umani, e nello stesso tempo il giuramento con il quale tutti si erano impegnati a difendere la vita del solo Cesare. A tutto questo, di suo, aggiunse solo poche parole. Il letto funebre fu portato al foro, davanti ai rostri dai magistrati in carica e gi? usciti di carica. Alcuni volevano che lo si cremasse nel santuario di Giove Capitolino, altri invece nella curia di Pompeo, ma improvvisamente due uomini con i gladi alla cintura, tenendo due giavellotti tra le mani, appiccarono il fuoco con torce ardenti; subito la folla dei presenti gett? sopra il rogo legna secca, panchetti, i sedili dei giudici e tutti i doni che poteva trovare. In seguito sonatori di flauto e attori, spogliatisi degli abiti che, gi? usati in occasione dei trionfi di Cesare, avevano indossato per la presente circostanza, li strapparono e li gettarono sulle fiamme. I veterani delle sue legioni vi gettarono le armi con le quali si erano parati per il funerale. Anche molte matrone gettarono sulla pira i gioielli che portavano indosso e le bolle d'oro e le preteste dei loro figli. Oltre a queste grandiose manifestazioni di dolore pubblico, le colonie di stranieri, ciascuna a suo modo, espressero separatamente il proprio cordoglio, soprattutto i Giudei che, anche nelle notti successive, si riunirono attorno alla sua tomba.
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