LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Svetonio
Vita dei Cesari II (Augusto),24
 
originale
 
[24] In re militari et commutavit multa et instituit, atque etiam ad antiquum morem nonnulla revocavit. Disciplinam severissime rexit: ne legatorum quidem cuiquam, nisi gravate hibernisque demum mensibus, permisit uxorem intervisere. Equitem Romanum, quod duobus filiis adulescentibus causa detrectandi sacramenti pollices amputasset, ipsum bonaque subiecit hastae; quem tamen, quod inminere emptioni publicanos videbat, liberto suo addixit, ut relegatum in agros pro libero esse sineret. Decimam legionem contumacius parentem cum ignominia totam dimisit, item alias immodeste missionem postulantes citra commoda emeritorum praemiorum exauctoravit. Cohortes, si quae cessissent loco, decimatas hordeo pavit. Centuriones statione deserta, itidem ut manipulares, capitali animadversione puniit, pro cetero delictorum genere variis ignominis adfecit, ut stare per totum diem iuberet ante praetorium, interdum trunicatos discinctosque, nonnumquam cum decempedis, vel etiam cespitem portantes.
 
traduzione
 
24 In campo militare introdusse una serie di riforme e di innovazioni e, in alcuni punti, ristabil? anche le usanze di un tempo. Mantenne la pi? rigorosa disciplina. Perfino i suoi luogotenenti non ottennero mai, se non a fatica e solamente durante i mesi invernali, il permesso di andare a trovare le loro mogli. Fece vendere all'asta, con tutti i suoi beni, un cavaliere romano che aveva amputato il pollice ai suoi figli per sottrarli; al servizio militare; quando per? si accorse che gli appaltatori pubblici si accingevano ad acquistarlo, lo fece aggiudicare ad un suo liberto, ordinandogli di relegarlo in campagna, ma di lasciarlo vivere come un uomo libero. Conged? tutta quanta, con ignominia, la decima legione, perch? ubbidiva con una certa aria di rivolta; parimenti lasci? libere altre, che reclamavano il congedo con eccessiva insistenza, senza dare le ricompense dovute al loro servizio. Se alcune coorti si erano ritirate durante la battaglia, le faceva decimare e nutrire con orzo. Quando i centurioni abbandonavano il loro posto li mandava a morte come semplici soldati e per tutte le altre colpe faceva infliggere pene infamanti, come lo stare, per suo ordine, tutto il giorno davanti alla tenda del generale, per lo pi? vestito di una semplice tunica, senza cinturone, tenendo in mano ora una pertica lunga dieci piedi, ora una zolla erbosa.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons