[34] Leges retractavit et quasdam ex integro sanxit, ut sumptuariam et de adulteriis et de pudicitia, de ambitu, de maritandis ordinibus. Hanc cum aliquanto severius quam ceteras emendasset, prae tumultu recusantium perferre non potuit nisi adempta demum lenitave parte poenarum et vacatione trienni data auctisque praemiis. Sic quoque abolitionem eius publico spectaculo pertinaciter postulante equite, accitos Germanici liberos receptosque partim ad se partim in patris gremium ostentavit, manu vultuque significans ne gravarentur imitari iuvenis exemplum. Cumque etiam inmaturitate sponsarum et matrimoniorum crebra mutatione vim legis eludi sentiret, tempus sponsas habendi coartavit, divortiis modum imposuit.
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34 Ritocc? le leggi, ed alcune le rifece totalmente, come la legge sulle spese e quelle sugli adulteri, la sodomia, il broglio e il matrimonio tra gli ordini sociali. Poich? aveva emendato quest'ultima con molta pi? severit? delle altre, si levarono violente proteste ed allora fu obbligato, per farla passare, a sopprimere o almeno attenuare una parte delle sanzioni, ad accordare una dilazione di tre anni e ad aumentare le ricompense. Vedendo che anche dopo queste concessioni, l'ordine dei cavalieri reclamava la sua abolizione, durante uno spettacolo pubblico, fece venire presso di s? i figli di Germanico e presentandoli tenendone alcuni nelle sue braccia, altri nelle braccia dei padre loro, fece comprendere, con il gesto e con lo sguardo, che non dovevano aver paura di imitare l'esempio di quel giovane. Quando si accorse che si eludeva la legge sia prendendo fidanzate troppo giovani, sia cambiando frequentemente la moglie, ridusse i tempi del fidanzamento e regol? i divorzi.
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