[41] Liberalitatem omnibus ordinibus per occasiones frequenter exhibuit. Nam et invecta urbi Alexandrino trumpho regia gaza tantam copiam nummariae rei effecit, ut faenore deminuto plurimum agrorum pretiis accesserit, et postea, quotiens ex damnatorum bonis pecunia superflueret, usum eius gratuitum iis, qui cavere in duplum possent, ad certum tempus indulsit. Senatorum censum ampliavit ac pro octingentorum milium summa duodecies sestertium taxavit supplevitque non habentibus. Congiaria populo frequenter dedit, sed diversae fere summae: modo quadringenos, modo trecenos, nonnumquam ducenos quinquagenosque nummos; ac ne minores quidem pueros praeteriit, quamvis non nisi ab undecimo aetatis anno accipere consuessent. Frumentum quoque in annonae difficultatibus saepe levissimo, interdum nullo pretio viritim admensus est tesserasque nummarias duplicavit.
|
41 In pi? occasioni dimostr? la sua liberalit? verso tutti gli ordini sociali. Cos? quando si trasport? a Roma, in occasione del trionfo alessandrino, il tesoro dei re egiziani, ne deriv? una cos? grande abbondanza di denaro che, diminuito il tasso dell'argento, crebbe considerevolmente il prezzo dei terreni e, in seguito, ogni volta che le confische facevano abbondare il denaro, lo prest? senza interesse, per un tempo determinato, a coloro che potevano rispondere del doppio. Elev? il censo senatoriale, portandolo da ottocentomila a un milione e duecentomila sesterzi, e forn? la differenza ai senatori non abbastanza ricchi. Fece sovente delle elargizioni al popolo, la somma era sempre diversa: ora quattrocento sesterzi a testa, ora trecento, qualche volta duecento; non escluse da queste elargizioni nemmeno i fanciulli pi? piccoli, sebbene, secondo l'usanza, fossero necessari dieci anni compiuti per parteciparvi. Spesso, nei periodi di difficolt? annonaria, fece distribuire il frumento a bassissimo prezzo, qualche volta addirittura gratuitamente, e duplic? il valore delle tessere convertibili in denaro.
|