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Bukowski
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09/04/2002 23.49.44




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Il tuo brano ? tratto, con leggere modifiche, da Nepote, Storie di uomini illustri, Focione 1

Magnopere laudanda nobis videntur quae Phocion Atheniensis legatis Philippi respondit.Quamvis saepe exercitibus praefuerit et summos magistratus ceperit,tamen notior videtur integritate vitae quam in re militari labore.Tanta fuit in eo abstinentia in re publica administranda ut cognomine Bonus appellatus sit.Vixit enim perpetuo pauper,cum ditissimus fieri posset propter frequentes honores et potestates,quae ei a populo delata sunt.Narrant enim a rege Philippo olim ei oblata esse magnam pecuniam et ingens auri pondus,quae tamen ille repudiavisse dicitur.

Ci appare meritoria di somma lode la risposta di Focione ateniese [lett. le cose che Focione? rispose? appaiono?] agli ambasciatori di Filippo. (Focione,) quantunque abbia avuto spesso il comando di eserciti e abbia coperto le pi? alte magistrature, ? molto pi? conosciuto [notior] per l'integrit? della vita che non per l'attivit? militare.
Tale fu in lui l'integrit? [abstinentia sottintende che? non rub? ] nell'amministrazione dello Stato, che si merit? il soprannome [lett. fu soprannominato: il cognomen ? l'appellativo] di "probo". Infatti, visse sempre povero, pur avendo avuto [cum?] la possibilit? [? posset] di diventare ricchissimo, in virt? [propter] delle frequenti cariche (affidategli) e per gli amplissimi poteri che il popolo gli conferiva [lett. ? al passivo: che dal popolo?].
Si racconta, infatti, che una volta gli era stata mandata in dono, da parte del re Filippo, una forte somma di denaro ed una consistente quantit? di oro, che tuttavia - a quanto si racconta - egli rifiut?.

Trad. Bukowski
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